La Direttiva (EPBD IV) sulla prestazione energetica nell’edilizia, detta anche Direttiva Case Green, è entrata in vigore il 28 maggio del 2024. I Paesi... Membri dell’Unione Europea hanno due anni di tempo per recepire negli ordinamenti nazionali i nuovi obblighi introdotti dalla Direttiva, il cui principale obiettivo è spingere la riduzione delle emissioni climalteranti del settore civile, principalmente derivanti dai sistemi di riscaldamento a gas naturale largamente utilizzati per garantire il comfort nei mesi invernali. Una grande sfida che prevede la ristrutturazione di 35 milioni di edifici entro il 2030. Un bel rompicapo per i Governi che devono trovare, in tempi molto ristretti, le risorse finanziarie e gli strumenti idonei a favorire l’effettiva esecuzione di interventi di efficientamento profondi sugli edifici pubblici e privati; allo stesso tempo, una grande opportunità per il settore delle costruzioni, di ritrovare nuovo slancio in fondo ad un percorso di importanti finanziamenti come il 110% e il PNRR che hanno esaurito o esauriranno a breve la loro efficacia. Quali sono dunque le criticità e le opportunità di una riforma così rapida e radicale del modo di concepire e realizzare un edificio, tanto da mettere al bando le caldaie a Gas e introdurre obblighi di valutare l’impatto ambientale di un manufatto lungo tutto il suo ciclo di vita? La Regione Veneto ha da poco varato il suo Piano Energetico Regionale che traguarda proprio al 2030. Sono pronte le nostre imprese a cogliere la sfida?